E’ un comprensorio di circa 350 km quadrati che comprende: Varazze, Celle, Albissola Mare, Albisola Superiore, Savona, Quiliano, Vado Ligure, Bergeggi, Spotorno, Noli, Finale, Calice Ligure, Rialto, Orco Feglino e Vezzi Portio (serviti da 17 stazioni di pompaggio principali).
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NOTA: gli AE sono molto superiori ad AE idraulici per la presenza della popolazione fluttuante su spiaggia, con minore portata rispetto a 258 l/abitante giorno (a parità di reflui, minore portata implica un maggior numero di persone). Comunque, poiché il valore proveniente dalle linee di adduzione è sempre stato inferiore a 250.000 AE, la potenzialità di 450.000 AE è da intendersi come un valore massimo riferito solo al processo depurativo presso l’impianto centrale.
Solo se consideriamo i 244.786 abitanti della giornata del 24 luglio ed ipotizziamo una punta temporanea, con lo scarico di ITR in condizioni di punta negli stessi minuti, si può ipotizzare un funzionamento prossimo alla massima potenzialità trattabile di 450.000 AE.
Il trattamento nel 2011 di 63.701 t di rifiuti liquidi mediante ITR, non ha penalizzato la qualità del refluo in uscita, infatti il BOD (Biological Oxygen Demand) medio dell’ultimo anno è stato di 7 mg/l (vedi paragrafo 1.5.1 Linea acque efficienza depurativa).
I deodorizzatori, in particolare quello più grosso, avviato nel 2000 e posto al servizio della linea acque, hanno ridotto notevolmente le proteste per cattivi odori (vedi paragrafo 1.5.3 Gestione degli odori).
Il refluo depurato, che viene analizzato periodicamente sia dal laboratorio interno che dagli Enti di controllo presenta dei carichi inquinanti in uscita (BOD, COD, solidi sospesi, solidi sedimentabili, azoto ammoniacale, azoto nitrico, MBAS..) ampiamente al di sotto di quelli prescritti dalla normativa vigente ed in particolare dalle Tabelle 1 e 3 del D. Lgs. 152 del 2006 (che prescrivono i limiti per lo scarico di reflui depurati in acque superficiali).
Un servizio di depurazione efficiente ha un’implicazione economica decisiva per il territorio servito (Comuni, Provincia e Regione di appartenenza) infatti l’efficienza della depurazione, insieme al convogliamento di tutti gli scarichi alla fognatura, è fondamentale per il buono stato del corpo idrico ricettore.
Una buona qualità delle acque di balneazione è attestata anche dalle classifiche ambientali o da importanti riconoscimenti quali le Bandiere blu; anche nel 2012 nove Comuni consorziati hanno conseguito l’assegnazione (su un totale di 18 Comuni in Liguria e 131 Comuni in tutta Italia).
Dal 2003 il Consorzio ha conseguito la certificazione del proprio Sistema di Gestione Ambientale ottemperando alla norma ISO 14001; da febbraio 2004 il Consorzio aderisce anche al Regolamento Comunitario EMAS.
L’impianto per il trattamento di rifiuti liquidi industriali non pericolosi (ITR), gestito dal Consorzio dall’attivazione del 17 aprile 2003, è compreso in quelli previsti dall’Allegato I del D. Lgs.372 del 4 agosto 1999 (che definisce le attività IPPC, cioè quelle soggette a Prevenzione e Controllo Integrati dell’Inquinamento). L’appartenenza alla categoria IPPC è mantenuta anche secondo il Decreto Legislativo 59 del 18 febbraio 2005 nell’attività 5.3, poi confluito nel D. Lgs. 152.
Poiché è presente sul sito una attività di questo tipo, tutto il complesso (cioè l’unità tecnica permanente in cui sono svolte una o più attività elencate nell’Allegato I alla 59/2005 e qualsiasi altra attività accessoria tecnicamente connessa) è soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale.
Conseguentemente l’autorità competente, cioè la Provincia, ha rilasciato al Consorzio una Autorizzazione Integrata Ambientale (Provvedimento 5699 del 5 agosto 2010 che sostituisce il Provvedimento n. 2066 del 20 marzo 2008 in virtù della maggiore potenzialità trattabile da ITR); l’AIA comprende tutte le altre autorizzazioni ambientali ed avrà validità di 8 anni, sulla base degli impatti significativi conseguenti all’attività consortile in generale.