Emissioni in Atmosfera - Odori

EMISSIONI IN ATMOSFERA

Una sezione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale del Consorzio è dedicata nello specifico alle emissioni. Per quanto siano state vagliate tutte le possibili fonti di emissione, particolare attenzione è stata dedicata al problema degli odori, che ha comportato molte proteste e per il quale è stato dedicato un grosso impegno per molti anni, con l’installazione, la manutenzione e la messa a punto di 20 deodorizzatori. Le 3 emissioni più significative da sottoporre a monitoraggio, sono state i 3 grossi deodorizzatori installati presso l’impianto centrale: nel 1996 (primi interventi), nel 2000 (l’impianto più grande che ha portato i primi grossi risultati) e nel 2008 (per il mantenimento delle prestazioni anche con il nuovo allaccio del Comprensorio finalese).
Fatta eccezione per gli odori, emissioni diffuse di sostanze maleodoranti che derivano da una molteplicità di fonti e meritano una trattazione a parte, le possibili fonti di emissioni in atmosfera localizzate sono: i camini delle caldaie, una postazione per saldatura saltuaria ad arco elettrico, due  cappe di aspirazione in laboratorio, 4 gruppi elettrogeni, la torcia (inattiva), torrini per il ricambio d’aria e sfiati per il raffreddamento dei locali quadri elettrici e trasformatori.
I punti di emissione, già in precedenza non soggetti ad autorizzazione in quanto poco significativi, sono comunque ricompresi nell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata al Consorzio dalla Provincia di Savona il 20 marzo 2008 e nelle successive modifiche ed integrazioni (nell’ambito dell’AIA 5699).
Inoltre sempre con provvedimento AIA n. 2066 del 20 marzo 2008, la Provincia di Savona ha richiesto al Consorzio la comunicazione annuale dei consumi di elettrodi e materiale di apporto per la postazione di saldatura in officina. Tale comunicazione viene regolarmente effettuata come richiesto anche dall’AIA 5699 del 5 agosto 2010.

Elenco emissioni convogliate aprile 2012

Sigla, Descrizione, Stato

E1 Torcia. Inattiva (potrebbe essere attivata solo in concomitanza con la linea di digestione anaerobica).
E2 Caldaia palazzina (a metano da estate 2010). Attiva per il riscaldamento degli uffici e per gli spogliatoi (impianto termico civile).
E3 Caldaia officina (gasolio). Attiva per il riscaldamento del locale officina–magazzino (impianto termico civile).
E4 Caldaia linea fanghi (metano). Già presente in impianto (a servizio della linea di digestione anaerobica attualmente inattiva).
E5 Caldaia Sanificatore (metano). Operante al servizio dell’impianto di essiccamento fanghi.
E6 Deodorizzatore linea acque. A servizio di: dissabbiatura, decantazione primaria  e filtrazione meccanica. Da giugno-luglio 2012 (dopo che il collegamento sarà reso totalmente operativo), invece dell’opera di presa, deodorizzerà anche ITR al posto di E11 e potrà sostituire anche il piccolo deodorizzatore E16 per trattare l’aria del capannone del sanificatore.
L’opera di presa (grigliatura grossolana, coclee di sollevamento, grigliatura fine) che ha subito un aumento significativo di portata con l’allaccio del Comprensorio Finalese, sarà invece trattata dal deodorizzatore E11, che era stato pensato proprio per compensare (con un buon margine) possibili incrementi di aria da deodorizzare.
E7 Deodorizzatore linea fanghi. A servizio della parte attiva della linea fanghi (ad eccezione della sezione di filtrazione meccanica).
E8 Postazione saldatura. Utilizzata saltuariamente per operazioni di manutenzione.
E9 Cappa laboratorio. Per le analisi chimiche sui reflui e sui rifiuti liquidi.
E10 Gruppo elettrogeno. Per i compressori biogas in emergenza (può essere attivato solo in concomitanza con la linea di digestione anaerobica). Potenza 16 kW. Inattivo.
E11 Deodorizzatore pretrattamenti. Da giugno-luglio 2012 tratterà l’Opera di presa cioè grigliatura grossolana  a 16 mm, sistema di sollevamento coclee e grigliatura fine a 6 mm (nella dicitura generica di Deodorizzatore pretrattamenti si prevedeva già di utilizzare questo deodorizzatore per poter trattare ITR o altre parti a monte della sezione di Ossidazione biologica).
E12 Torrini impianto. Per il ricambio d’aria.
E13 Sfiati locali quadri. Per il raffreddamento degli impianti elettrici.
E14 Deodorizzatori Stazioni. Per limitare le emissioni di sostanze odorigene sui sollevamenti critici da questo punto di vista. Utilizzano carboni attivi impregnati con sostanze ossidanti.
E15 Deodorizzatore silo fanghi umidi. 
E16 Deodorizzatore capannone locale forno sanificatore. Può essere convogliato in E6 da maggio 2012 oppure funzionare con il suo sistema di deodorizzazione, simile a quello utilizzato per le stazioni di sollevamento (E14, carboni attivi).
E17 Gruppo elettrogeno sanificatore.
E18 Nuova cappa di laboratorio.
E19 Gruppo elettrogeno a servizio della linea acque.
Potenza 115 kW Inattivo.
E20 Gruppo elettrogeno a servizio della stazione di sollevamento S14. Potenza 112 kW.

odori - E17
odori - E20

E17 - gruppo elettrogeno sanificatore

E20 - nuovo gruppo elettrogeno stazione S14  

 

 

odori - E19
odori - E18

E19 - Gruppo elettrogeno linea acque - Inattivo

E18 - nuova cappa di laboratorio


Gestione degli odori

Date le basse concentrazioni delle sostanze odorigene e data la molteplicità delle fonti di emissione delle sostanze maleodoranti, è difficile ipotizzare un meccanismo di controllo in continuo di tali emissioni odorose diffuse, analogo a quello delle acque.
La verifica continua più significativa quindi è effettuata dal telecontrollo e dal sistema di automazione dei deodorizzatori.
Sono molto utili anche il controllo diretto del personale addetto alla conduzione dell’impianto e le eventuali segnalazioni della popolazione.
Anche se la bassissima concentrazione a cui sono avvertibili le sostanze maleodoranti implica che le stesse non possano recare danno alla salute, il disagio obiettivo provato da chi le percepisce costituisce un dato di fatto e ogni sforzo è stato intrapreso per eliminare questa sorgente di malessere (complessivamente sono stati realizzati 20 deodorizzatori presso stazioni ed impianto centrale).
Poiché si parla di un impianto di depurazione, sono molteplici le fonti di cattivo odore da trattare, derivanti dalla presenza di liquami fognari.
Deodorizzatori impianto centrale
Innanzitutto sono state considerate le fonti ad elevata concentrazione di sostanze odorigene e volumi contenuti. In primo luogo quindi la linea fanghi, ove sono presenti fanghi che hanno ancora elevate concentrazioni di sostanze odorigene con quantità significative.
La linea fanghi è oggetto di deodorizzazione chimica con lavatore a tre stadi per una portata di progetto di 7.500 m3/h (E7); nei locali dove esiste la possibilità di accesso da parte del personale sono stati previsti 6 ricambi orari (portata oraria dei ventilatori corrispondente a 6 volte i volumi dei locali).

odori - imm 1

-Deodorizzatore linea fanghi: scrubber e pompe di ricircolo (E7, 1996)-

Cronologicamente un secondo intervento ha riguardato la linea acque (presenza di acido solfidrico, ammoniaca e mercaptani in tracce con grandissimi quantitativi di aria maleodorante da trattare); l’impegno nella riduzione dei cattivi odori ha comportato la realizzazione di un grosso impianto con lavatore verticale a doppio stadio per una portata che nell’ultima misura era pari a circa 50.000 Nm3/h (E6).

odori - imm2
-Deodorizzatore linea acque: scrubber primo e secondo stadio (E6, 2000)-

L’impianto, mediante il ventilatore di E16 ed un tubo da 500 mm recentemente realizzato, aspirerà anche l’aria del capannone del Sanificatore per razionalizzare l’aspirazione in conseguenza dell’incremento di portata dovuto a Sanificatore ed Allacciamento Comprensorio Finalese.
Un terzo intervento ha riguardato l’impianto ITR con un deodorizzatore consortile funzionante secondo lo stesso collaudato schema di processo di lavaggio chimico con scrubber orizzontale a 3 stadi, per una portata di circa 14.000 Nm3/h (E11). Questo deodorizzatore, quando saranno resi operativi i lavori di collegamento con un revamping (sostituzione delle pompe di ricircolo con incremento della portata, tubazioni, miglioramento della strumentazione, automazione..), opererà a servizio dell’Opera di presa (grigliatura, fine, sollevamento coclee, grigliatura grossolana).

 

deo-ITR

-Deodorizzatore pretrattamenti (E11), 2008-

 

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-Collegamento Deodorizzatore pretrattamenti (E11) all’Unità di testa: a maggio 2012 le tubazioni di  convogliamento dell’aria sono state già predisposte-

In generale il maggiore beneficio è derivato dal deodorizzatore a servizio della linea acque (E6), avviato nel 2000.
Hanno però contribuito significativamente il deodorizzatore della linea fanghi (E7 installato nel 1996, soggetto a sperimentazioni e messe a punto che hanno fornito utili indicazioni ma quantitativamente insufficiente) e quello inizialmente a servizio dell’Impianto Trattamento Rifiuti liquidi (E11-Deodorizzatore pretrattamenti) avviato nel 2008 per svincolare una parte della portata di E6-Deodorizzatore linea acque per l’allacciamento del Comprensorio finalese.
Poiché una fonte ulteriore di sostanze odorigene può vanificare i risultati di un sistema già funzionante ed il sanificatore costituiva una grossa fonte di cattivo odore, nel corso del 2009 il nuovo impianto di sanificazione è stato dotato di sistema di deodorizzazione per le emissioni del silos fango umido e del locale forno (emissioni E15 ed E16).

deo silo fanghi umidi2
deo sanificatore2

Sanificatore 2009: deodorizzatore silo umidi e deodorizzatore capannone sanificatore (E15 ed E16)

Nel 2009 sono stati installati due deodorizzatori (E15 ed E16), della stessa tipologia di quelli utilizzati sui sollevamenti (media filtrante a tre strati), che hanno richiesto frequente ricarica dei filtri per i volumi e le caratteristiche dell’atmosfera aspirata dai ventilatori.
Per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale del Sanificatore, come già detto, il ventilatore di E16 recentemente viene utilizzato per convogliare l’aria del capannone al deoacque (E6) ed attuare un lavaggio chimico su grosse portate di aria.

 

 

Deodorizzatori stazioni di sollevamento (E14)

Sulle stazioni di sollevamento sono stati installati anche 15 deodorizzatori locali per l’eliminazione di sostanze maleodoranti in ambienti confinati. L’aria da trattare viene convogliata nella sezione di ingresso e filtrata attraverso la stratificazione di granuli (carboni attivi impregnati) posti all’interno della struttura.
Dopo un filtro iniziale per la rimozione dei contaminanti solidi, ogni unità prevede in serie diversi strati filtranti (serie Odoroxidant, Odormix, Odorcarb), ciascuno finalizzato alla rimozione di una vasta gamma di inquinanti (idrogeno solforato, mercaptani, ammine..).

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Si tratta di elementi porosi, generalmente sferici (pellets) che agiscono sugli inquinanti mediante adsorbimento e reazione chimica. I gas sono intrappolati all’interno dei pellets dove l’ossidazione li trasforma in solidi innocui in modo da evitarne il rilascio successivo.
I pellets sono impregnati durante la formazione in modo da distribuire uniformemente l’impregnante (permanganato di potassio ed altre sostanze).
L’aria attraversa quindi un ventilatore centrifugo mentre un filtro in tessuto non tessuto è finalizzato alla rimozione del pulviscolo.
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-deoodorizzatore S13-

- deposito cariche filtranti Odorcarb, Odormix, Odoroxidant -

Dati di impatto ambientale generale

Una campagna realizzata nelle aree circostanti l’impianto centrale, durante il periodo marzo-agosto 2000 dal Dipartimento di Scienze della Salute (Università di Genova), per rispondere a richieste della popolazione, ha escluso la presenza di inquinamento microbiologico nell’aria. La campagna è stata ripetuta nel 2006, ribadendo le conclusioni della precedente.
Anche nel maggio 2011 è stato effettuato un monitoraggio microbiologico nelle sezioni di impianto con valori molto contenuti per tutti i parametri monitorati (coliformi fecali e totali, escherichia coli, streptococchi fecali, stafilococchi, lieviti e muffe).
La portata di aria maleodorante trattata nel 2011 dai deodorizzatori presso l’impianto centrale corrisponde a oltre 610 milioni di m3 (un valore massimo stimato sulla base dei dati di progetto di 784 milioni di m3 ed un valore effettivo inferiore stimato sulla base delle misure del 2011, ottenuto per ottimizzare l’aspirazione ed il trattamento). Presso le stazioni di sollevamento, nel 2009 sono stati trattati oltre 40 milioni di m3 di aria maleodorante.
Saranno intrapresi ulteriori interventi di deodorizzazione, ma si tratterà di affinamenti per situazioni di criticità localizzate (come il Sanificatore nel 2011).

Analisi chimiche 2011 sulle emissioni dei deodorizzatori.

Come previsto dal Provvedimento 5699 di Autorizzazione Integrata Ambientale sono state eseguite le analisi chimiche sui parametri ritenuti più significativi per il rilascio di cattivi odori.
I campionamenti annuali (emissioni E6, E7, E11) sono stati eseguiti nel maggio 2011 con tutte le stazioni di sollevamento in marcia.
I parametri utilizzati per misurare le sostanze odorigene sono: acido solfidrico, ammoniaca e mercaptani.

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La dicitura A norma di legge indica che l’ingresso era già molto basso (inferiore a 1 mg/Nmc); sotto rilevabilità comprende valori di concentrazione inquinante praticamente assente già in ingresso.
L’interpretazione delle misure è cautelativa: se si calcola l’efficienza di abbattimento riferita non alla concentrazione ma alla portata normalizzata (a monte ed a valle) l’efficienza è lievemente maggiore.
Mentre i mercaptani (raggruppamento che comprende una vasta serie di composti organici dello zolfo) sono presenti in piccolissime quantità sia a monte che a valle e l’ammoniaca rientra ampiamente al di sotto del limite di legge, l’idrogeno solforato (H2S), pur rientrando a valle in tutte le misure al di sotto del limite di legge (Allegato I alle Parte V Norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera del D. Lgs. 152 al Paragrafo Valori di emissione) è il parametro più sfavorevole.
D’altra parte poiché l’efficienza media di abbattimento dell’ H2S da parte dei deodorizzatori è stata nelle prove del 94%, ciò che era pari a 100 è stato ridotto a 6, cioè ad una quantità 16 volte inferiore, quindi con un odore ipotizzabile 16 volte minore della situazione precedente, per una portata di 614 milioni di metri cubi di aria maleodorante. Nel 2010 l’efficienza di abbattimento media dell’ H2S era del 93%.
L’efficienza di abbattimento, ove sono disponibili dei dati di riferimento, è un indicatore chiave per l’aspetto ambientale degli Odori e l’Autorizzazione Integrata Ambientale prevede una efficienza di abbattimento minima del 90%.
Per i mercaptani (e per l’ammoniaca nelle prove sul deodorizzatore della linea fanghi), non presenti in quantità rilevabili nelle prove del 2011, l’efficienza non è calcolabile perché il problema dell’abbattimento non sussiste.
Infatti (Allegato I Parte V D. Lgs. 152/06) il limite per l’ammoniaca  è 250 mg/Nm3 (come previsto dall’Allegato I Parte II Valori di emissione per le sostanze inorganiche presenti sotto forma di gas o vapore in classe IV) ed i mercaptani, nelle misure del 2011, rientrano addirittura già a monte dei deodorizzatori in un valore inferiore a 1 mg/Nm3.
L’idrogeno solforato è il parametro più significativo.
Dove calcolabile perché significativa l’efficienza di abbattimento è superiore al 90%.

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Il grafico seguente rappresenta con evidenza la riduzione delle sostanze odorigene fra monte e valle dei deodorizzatori.
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- deodorizzatore linea acque, concentrazione a monte e a valle nelle prove 1,2 e 3 del maggio 2011 -