Impianto di Sanificazione Fanghi

E’ prevista la realizzazione di un nuovo sanificatore per i fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue, che è stato sottoposto a procedura di verifica di compatibilità ambientale da parte della Regione.

La Provincia di Savona è stata informata in merito al progetto con una comunicazione, alla quale è stata unita la documentazione tecnica già inviata alla Regione.

Si ritiene tale intervento, attuato all’interno dell’area del depuratore, parte integrante di completamento e di ottimizzazione del ciclo di depurazione delle acque.

Nel mese di maggio 2002 è stato approvato il progetto definitivo da parte del Consiglio d’Amministrazione del Consorzio. La Regione Liguria ha disposto un piano di finanziamento per l’intervento con Deliberazione della Giunta Regionale numero 1487 del 6/12/02.

In data 29/05/03 è stato affidato il progetto esecutivo, che dovrà essere redatto entro 30 giorni.

La sezione di sanificazione prevede l’utilizzo di un sistema di essiccamento di tipo indiretto per il fango disidratato meccanicamente. L’impianto, nelle sue parti essenziali, è composto da un modulo per l’essiccamento e dai sistemi di stoccaggio e di convogliamento del fango nastropressato e sanificato.

Il sistema indiretto di riscaldamento si attua mediante l’impiego di olio riscaldato dalla combustione del biogas proveniente dalla digestione dei fanghi e/o di metano prelevato dalla rete distributrice.

 

L’impianto produrrà:

I gas combusti, provenienti dalla caldaia, avranno caratteristiche tali da rispettare ampiamente i limiti imposti dalla normativa vigente in materia di controllo dell’inquinamento atmosferico.

L’utilizzo, per l’essiccamento, del biogas proveniente dallo specifico processo di depurazione, consente un notevole recupero di “energia” latente, altrimenti ceduta all’atmosfera sotto forma di calore dalla torcia.

La torcia verrà utilizzata solo in caso di fermata programmata dell’impianto di sanificazione (ad esempio per manutenzione) o in eventuali situazioni di emergenza.

Il principale obiettivo tecnico – ambientale di questo intervento è quello di igienizzare e stabilizzare il fango: il processo di sanificazione, effettuato a temperatura elevata, garantisce la distruzione degli agenti patogeni e la quasi totale eliminazione dell’acqua, escludendo la successiva insorgenza di fenomeni putrefattivi.

Il fango sanificato potrà avere diversi impieghi tra cui il riutilizzo in agricoltura (ma può essere usato anche come riempitivo per laterizi); infatti il prodotto ha un potere concimante poiché, non avendo subito un processo di combustione, mantiene inalterato il contenuto di carbonio organico.

L’impianto di sanificazione consentirà quindi una riduzione dei volumi di materiale da trattare e il solido risultato del processo si presterà maggiormente alla manipolazione, rispetto al fango nastropressato; si passerà infatti da un contenuto di acqua dell’80% (situazione attuale) ad un residuo di acqua del 10 – 20%.

Il prodotto sanificato si presenterà sotto forma granulare e non emetterà polveri. E’ consistente la riduzione del quantitativo di prodotto solido: dalle attuali 12.000¸13.000 t/anno si passerà a 3.500¸4.000 t/anno.

Con l’avviamento dell’impianto di sanificazione (vedi Programma di miglioramento ambientale) la produzione di rifiuti (ulteriormente ridotta) sarà corrispondente a quella di 2 291 abitanti.

Con riferimento alla produzione di rifiuti quanto sopra risponde al punto 3 della Politica ambientale che prevede di “Stabilire obiettivi e traguardi di miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali nel rispetto delle esigenze delle parti interessate” e al punto 8 che prescrive di “Svolgere la depurazione e le attività complementari in conformità alla protezione ambientale, promuovendo un’efficace politica della prevenzione e della protezione che si traducano in un incremento della produttività ed in un risparmio dei costi”.