Per poter essere inviati al trattamento biologico, alcuni reflui industriali devono essere pre-trattati, mediante una serie di processi chimico fisici destinati alla rimozione degli inquinanti, con reazioni di neutralizzazione e ossido-riduzione. Tali trattamenti vengono effettuati in un impianto idoneo.
-Impianto di trattamento reflui:serbatoi di stoccaggio e sezione di addensamento fanghi-
A questo scopo infatti il Consorzio si è dotato di una piattaforma che effettua il pre-trattamento di reflui industriali non pericolosi, successivamente trasferiti, depurati e smaltiti tramite l’attuale impianto biologico.
L’impianto è nato con la finalità principale di offrire un efficiente servizio nel settore del trattamento dei reflui industriali, le migliori garanzie affinché l’attività sia gestita nel completo rispetto delle norme di legge e nell’interesse della collettività procurando allo stesso tempo risorse finanziarie per l’azienda.
Il progetto dell’Impianto Trattamento Reflui industriali, ottenuta la pronuncia di compatibilità ambientale da parte della Giunta Regionale, è stato in seguito approvato con provvedimento dirigenziale della Provincia di Savona; l’autorizzazione all’esercizio è stata conferita con provvedimento dirigenziale del 15/01/03 della stessa Provincia. Terminati i lavori e le operazioni di collaudo, con nota prot. 1634 del 17 aprile 2003 il Consorzio ha comunicato alla Provincia (e ad ASL e ARPAL) l’attivazione, nella stessa data, dell’ITR.
Nella documentazione tecnica, che è stata prodotta per l’autorizzazione all’esercizio dell’Impianto Trattamento Reflui, sono stati presentati tra l’altro i criteri di accettabilità degli scarichi produttivi, definiti sulla base di una relazione di processo che ha verificato le effettive capacità depurative residue dell’impianto biologico.
L’impianto è costituito essenzialmente da una stazione di ricevimento dei reflui da autocisterna, da una serie di serbatoi per lo stoccaggio dei reflui e dei reagenti, da un sistema di miscelatori per il trattamento chimico-fisico, attuato mediante neutralizzazione con o senza precipitazione degli inquinanti dalla soluzione e reazioni di ossidoriduzione.
Le acque, dopo la rimozione delle sostanze inquinanti, sono avviate, dopo le necessarie verifiche analitiche, alla sezione biologica del depuratore e da qui, dopo ulteriore trattamento, a mare. I fanghi prodotti, dopo disidratazione sono avviati allo smaltimento in discariche autorizzate.
L’impianto è collegato alla linea di aspirazione della sezione deodorizzazione linea acque per evitare la diffusione all’esterno di eventuali odori sgradevoli.
E’ prevista una potenzialità annua massima di 50 000 m3 di refluo trattato.