Le condotte di collegamento costituiscono il supporto fisico per l’adduzione dei liquami da una stazione alla successiva fino all’impianto centrale.
Considerato il valore delle opere e la criticità di ogni disservizio (ogni rottura comporta l’interdizione di tutta la tratta a monte del guasto) diventa fondamentale proteggere il più possibile da possibili disservizi, collettori di collegamento e carpenterie metalliche delle stazioni.
Le condotte in acciaio, che presentano ottime qualità di resistenza alle sollecitazioni meccaniche, sono invece facilmente soggette all’attacco elettrochimico, che ne riduce lo spessore, aumentando grandemente la possibilità di rottura localizzata.
La protezione catodica a corrente impressa delle condotte, che è stata intrapresa sistematicamente a partire dal 2000, consente di spostare il degrado dalle condotte di adduzione ad un dispersore sacrificale, destinato a deteriorarsi proteggendo i collettori. Sono già stati realizzati 15 stazioni di protezione e 18 punti di misura, ma ulteriori sforzi saranno intrapresi per il miglioramento e l’ottimizzazione del sistema.
-Programma degli interventi di ottimizzazione della protezione catodica-
Per ridurre le emergenze di mancata adduzione all’impianto per rotture di carpenterie sulle stazioni di sollevamento, oltre alla protezione catodica locale delle stazioni (con altre 15 stazioni di protezione dislocate sui sollevamenti), si è intrapresa la ristrutturazione sistematica di tutti i sollevamenti (vedi Capitolo 7 Situazioni di funzionamento non ordinario). La tempistica è riportata nel grafico seguente.