Linea Acque

Il percorso di depurazione delle acque avviene in 27 ore circa e prevede le seguenti fasi:

Grigliatura - questa prima sezione di impianto effettua l’asportazione, mediante griglie meccaniche, dei materiali solidi grossolani, che vengono raccolti con nastri trasportatori, compattati e stoccati in appositi cassonetti per essere quindi destinati allo smaltimento in discarica.

Dissabbiatura e disoleatura - questo trattamento è realizzato in 2 bacini aerati, dotati di carriponte traslanti. In questa sezione le sabbie sedimentate vengono aspirate frammiste ad acqua e convogliate nel canale di raccolta della vasca stessa; vengono poi sollevate e separate, attraverso un classificatore a pettini traslanti, dalla fase liquida che ritorna nella vasca; la fase solida, costituita prevalentemente da sabbie, viene raccolta in appositi cassonetti destinati alla discarica.

Decantazione primaria - i liquami, depurati delle sabbie, fluiscono in due bacini rettangolari, nei quali avviene la separazione dei fanghi.

I materiali - I materiali più pesanti si depositano sul fondo; i materiali sedimentati costituiscono il fango, che viene convogliato in testa alle vasche e raccolto, mediante raschiatori di fondo, in tramogge, dalle quali viene poi  inviato allo specifico trattamento (ispessimento).

Ossidazione-denitrificazione - la parte liquida, proveniente dalla decantazione primaria, si immette nel comparto biologico destinato alla denitrificazione, dove si mescola con i fanghi di ricircolo provenienti dalla decantazione finale. La combinazione di una miscela di ricircolo dalla sezione successiva, a forte contenuto di nitrati, con un liquame in ingresso (dalla decantazione primaria) carente di ossigeno, attiva il processo di denitrificazione.

Ossidazione-nitrificazione - dai comparti di denitrificazione il liquame ed il fango riciclato  accedono alle attigue vasche di ossidazione – nitrificazione, cuore biologico dell’impianto, caratterizzato da volumi imponenti (2 vasche profonde 10 metri per una superficie in pianta di circa 3200 mq ed una cubatura di oltre 32.000 metri cubi) per il conseguente trattamento.

I processi biologici distruggono la sostanza organica.

La caratteristica principale del processo ad ossidazione biologica consiste nella utilizzazione, nelle vasche di ossidazione-nitrificazione, dell'ossigeno fornito attraverso 3 grandi soffianti da 350 kW, in condizioni favorevoli a mantenere l'attività dei microrganismi: in un tempo ed uno spazio limitati viene riprodotto artificialmente quello che è il processo naturale di autodepurazione delle acque.

Decantazione finale - i fanghi biologici, presenti nella miscela aerata proveniente dallo stadio di ossidazione-nitrificazione, vengono separati dal liquame ormai depurato, nelle vasche di sedimentazione finale (4 vasche lunghe 75 metri e larghe 15 per una superficie complessiva di 4.500 metri quadri). In una prima zona di degasaggio un sistema di aerazione a macrobolle rompe le eventuali microbolle di ossigeno, impedendo così la risalita dei fiocchi di fango.

Nella zona successiva di chiarificazione i fanghi sedimentati vengono raccolti  da ponti raschiatori con tubi aspiranti, ed immessi in canalette poste lungo le pareti dei bacini. Giungono infine in pozzetti dove sono in parte riciclati in denitrificazione (fanghi di ricircolo) e in parte inviati ai trattamenti successivi della linea fanghi (fanghi di supero).

Disinfezione - prima del convogliamento allo scarico a mare, l’effluente depurato attraversa questa sezione in cui può essere attuata la disinfezione.

Per quanto riguarda la qualità dello scarico, come già detto i parametri monitorati rientrano ampiamente nei limiti previsti dalla normativa per la tutela delle acque (D.Lgs. n. 152 dell’11/05/99).

Scarico a mare - I liquami completamente depurati vengono scaricati in mare tramite una condotta sottomarina lunga 1500 metri ad una profondità di circa 100 metri.

Le campagne di monitoraggio, effettuate in prossimità della zona di scarico per misurare l’impatto del refluo depurato sull’ambiente, hanno attestato anche che non esistono differenze, rispetto ad un punto di riferimento lontano dal punto di recapito, per tutti i parametri significativi (ossigeno disciolto, depositi di metalli, aspetti naturalistici..).